NAMASTE'

Namastè...
ovvero "Benvenuti" nella mia
piccola isola spensierata, dove lascio una lieve traccia della vita quotidiana e
così, settimana dopo settimana, dò vita ad un micro-diario che condivido con chi
ha voglia di leggermi, giusto per il piacere di fare della routine un sorriso
assieme a voi e osservare le cose da tanti altri punti di
vista...


giovedì 28 febbraio 2013

Quella sigaretta col micro-chip



Dire che è la moda del momento è un eufemismo: per Natale è stato tra i prodotti più venduti e negozi monomarca sono stati aperti un po’ ovunque.

Si tratta della sigaretta elettronica composta da una batteria al litio (ricaricabile) nella parte bianca e, al posto del filtro aracione di una normale sigaretta, un nebulizzatore che produce vapore acqueo, controllato da un microprocessore.

Esistono filtri/cartucce privi di nicotina con miscele di aromi naturali e filtri che invece rilasciano bassi dosaggi di nicotina. Mentre le prime ovviamente sono prive di effetti collaterali perché praticamente si inala solo vapore acqueo, le seconde presentano tutti gli effetti collaterali dell’inalazione di nicotina, seppure in bassa quantità. A cominciare dalla dipendenza stessa che assuefà il cervello!

Ovviamente la nicotina è pericolosa, ma è l’unica sostanza che si inala con la sigaretta elettronica, mentre nelle sigarette fatte di tabacco, attraverso la combustione, si producono sostanze altamente nocive per la salute, pericolose e cancerogene: nitrosamine, idrocarburi aromatici, monossido di carbonio e catrame.

Io parlo da non fumatrice, ma so quanto sia difficile smettere di fumare perché purtroppo ho qualche esempio in famiglia, ma penso che a questo punto forse vien da chiedersi: vale veramente la pena acquistare questo prodotto per cercare di smettere di fumare?

Medici e specialisti hanno già affermato che solo un quinto dei pazienti fumatori riesce a smettere di fumare. Il 40% alterna sigarette elettroniche a sigarette normali e un 20% continua imperterrito come prima.

Certo, è già qualcosa, ma non sarebbe meglio cercare metodi alternativi…tipo una sana attività fisica, che per ragioni di forza maggiore porterebbe a ridurre, se non eliminare, le sigarette? anche se mi rendo conto che smettere di fumare non è facile per niente...

domenica 24 febbraio 2013

Rosa Candida



Questo libro me l'ha prestato mia madre e l'ho trovato semplicemente stupendo!
di una purezza e chiarezza rare, intriso di amore e stupore per la nascita di un piccolo esserino.
La scrittrice è (nome impronunciabile come per i protagonisti del libro, che sembra un catalogo dell'Ikea!!!) Audur Ava Osafsdottir e trovo che sia stata bravissima a mettersi nei panni di un personaggio maschile.
La storia di un ragazzo che si ritrova, suo malgrado, padre.
Con un sogno nel cassetto: diventare giardiniere presso un roseto famosissimo e dimenticato dal mondo, ma altrettanto magico.
E si scopre desideroso (e forse pure portato) per la famiglia e pure bravo cuoco.
Sarà che sto attraversando un periodo particolarmente sensibile al tema, ma ve lo consiglio spassionatamente.
Se avete voglia di una lettura dolce, simpatica, scorrevole e fatta di amore..beh...è il vostro libro!
Buona lettura.

venerdì 22 febbraio 2013

Insalata di piovra con patate e olive nere

 
 

Visto che mi piace molto cucinare il pesce, ho pensato che come rubrica fissa del venerdì (ahhh le tradizioni!!) potevo creare un angolo di cucina dedicato proprio a piatti marini, magari possiamo scambiarci qualche buona ricetta e provarle sulle nostre tavole!

Comincio con l'INSALATA DI PIOVRA CON PATATE E OLIVE NERE
un classico, ma sempre piacevole, forse più in estate, ma noi l'abbiamo apprezzato anche questa settimana.

Cosa vi serve:

una piovra (possibilmente fresca e non decongelata, ne va a discapito il sapore)
5-6 patate di media grandezza
200 gr di olive nere denocciolate
olio evo qb
1 chiodo di garofano
1 cipolla
1 gamba di sedano
sale, pepe e prezzemolo


Come ho fatto:

in una pentola ho portato a bollore l'acqua con cipolla, sedano, qualche grano di pepe e un chiodo di garofano (per insaporire la piovra) e una volta pronta, ho preso la piovra per la testa e ho immerso per 10 secondi i tentacoli (con un movimento dall'alto al basso per far arricciare le estremità), dopodichè ho lasciato andare anche la testa e fatto bollire piano piano, semicoperto, per 45 minuti.
Ho salato, fatto bollire altri 10 minuti (ma attenzione, dipende dal mollusco...sentite sempre prima con una forchetta se non sia troppo cotto o crudo ancora) e poi spento il fuoco e lasciato lì a raffreddare.
Nel frattempo ho fatto cuocere le patate a vapore, lasciandole belle sode.
In una terrina ho messo sale, pepe e olio e aggiunto le olive nere che avevo già tagliato a metà.
Una volta pronte, ho aggiunto le patate tagliate a tocchetti e il prezzemolo tritato.
Infine ho estratto la priovra dall'acqua e l'ho tagliata a pezzettoni che ho poi aggiunto alla terrina di patate e olive.
Ho mescolato e messo in frigo, perchè questo piatto si gusta decisamente meglio il giorno seguente, così la piovra ha il tempo di insaporirsi con gli aromi

Buon appetito! :-P

mercoledì 20 febbraio 2013

Deodorante al ginepro e alla lavanda fai-da-noi


Dopo aver fatto il corso per autoprodurre il sapone, mi si è aperto un mondo e quindi ho attivato tutte le mie risorse energiche e tempistiche (sopratutto!!) per fare in casa tutto quanto possibile.

Inizio con il deodorante, che con mia grande sorpresa si è rivelato essere estremamente semplice ed efficace, anche per l’intera giornata!

Ecco cosa vi servirà:

acqua demineralizzata qb per riempire il vs contenitore
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
10 gocce di olio essenziale (a vostra scelta, a seconda delle vs fragranze preferite)

 

Come ho fatto:

ho versato l’acqua in una tazza e aggiunto il bicarbonato, mescolando bene e lasciando riposare un’ora, così da far depositare eventuali residui sul fondo. Dopodichè ho aggiunto l’olio essenziale (io ho scelto la lavanda perché mi piace moltissimo il suo aroma e in un secondo recipiente ho utilizzato il ginepro che ha note più maschili, così ognuno ha il suo deodorante!) e mescolato ancora. Infine ho versato il tutto negli spruzzini che avevo in casa, vi consiglio di tenere da parte quelli di vecchi deodoranti finiti. Mi raccomando, se sul fondo della tazza vedete dei residui è importante che non li travasiate negli spruzzini perché potrebbero ostruire la cannuccia e otturarla!
 
 

 

lunedì 18 febbraio 2013

Cronaca di una nottataccia


Ieri sera quando mi sono coricata a letto ho letteralmente pregato perché Grilletta dormisse almeno 4/5 ore di fila….ma immancabile è arrivato il risveglio anzitempo causa dentini.

Dormendo con noi nel lettone, ovviamente sentiamo ogni suo singolo movimento.

Ha iniziato a girarsi e rigirarsi, mettendosi in ginocchio, seduta, di lato, a pancia in giù, a testa in giù….sembrava uno yogi indiano che fa meditazione nella sua caverna sul tappeto di chiodi..mi faceva una tenerezza, povera tesora!

Nel frattempo io cercavo quasi di farmi da parte per lasciarle campo libero, ma non appena mi spostavo lei mi agguantava la maglia con la sua manina come a dire “’ndò vai!?!?” e tirava a sé fino ad arrivare a toccare il mio mento con la sua testina, per poi fermarsi lì.

Dopo ripetuti tentativi di ricerca posizione perfetta, si è arenata contro la testata del letto, a pancia in giù e io ovviamente non son più riuscita a dormire e mi son alzata per leggere un po’. Sono inavvertitamente passata davanti allo specchio e…OMIODIOOOOO…ho visto il mostro di Lochness!

Viso contratto, rughe accennate (intendiamoci, io adoro le mie rughe e ne sono straorgogliosa, ma quelle erano più simili alla Fossa delle Marianne!), occhiaie da neuro, pelle effetto “son più dilà che di qua”, capelli tipo Crudelia De Mon (e di sicuro qui il Diavolo non vestiva Prada!!!! Ricordando la mitica Meryl Streep nell’interpretazione dei due ruoli) ispidi, con ciuffi che uscivano da tutte le parti e indomabili…insomma…un bijoux di donna.

E mi è venuta in mente una vecchia intervista della fantastica Virna Lisi, letta su un giornale, nella quale affermava di non essersi mai sentita brutta in tutta la sua vita e di aver sempre fatto il possibile per mantenersi in forma……eeeehhhhhhggggiiiiààààààààà…si si….pure io!

Meglio che torni a leggere, và........
 
 

domenica 17 febbraio 2013

Sogni d'atmosfere giapponesi

Amo leggere.
Amo leggere libri cartacei e non seguire i caratteri luminosi su sfondo ottico...si lo so, sono una tradizionalista, ma mi piace proprio il profumo della carta, la rugosità delle pagine e anche lasciare il segno quando interrompo la lettura, faccio fatica a fare la classica "orecchia", per cui mi armo di segnalibri che ogni volta ci tengo a scegliere rigorosamente in base alla tipologia di libro che ho tra le mani in quel momento...si insomma, sono una vera "ferla" per dirla come la dice il mio amico Ste! :-)
ma che ci volete fare...ognuno c'ha le sue croci!

cmq detto questo...visto che piano piano sembra che mi stia riappropriando di parte del mio amato tempo (le ultime parole famose....) ho ricominciato a sleggiucchiare e quindi mi piace l'idea di condividere con voi questo mio passatempo e, se riesco a mantenere le tempistiche, mi piacerebbe farne una rubrica fissa alla quale dedicherei la domenica...giornata memorabile e stupendamente ispirata al relax!

Ad esempio comincio con l'ultimo libro letto:
L'ULTIMA CONCUBINA di Lesly Downer


come sempre, ho scelto il libro in base al momento che stavo vivendo (totale relax), alla copertina (scioglievolezza per l'anima), alla libreria dove l'ho acquistato (in montagna, al freddo, ma in un ambiente ricco di legno e quindi caldo) e sopratutto questa volta, con me c'era Grilletta che mi ha fatto un sorrisone enorme quando le ho fatto vedere l'oggetto desiderato e quindiiiiii...preso e portato  a casa!

E' la storia di una bambina che, adottata da contadini, si ritrova nel ricco mondo dello shogun dell'epoca, iniziando così un percorso molto duro e allo stesso tempo importantissimo per la sua esistenza, che la porterà su strade inimmaginate sino ad allora e le farà vivere esperienze forti.
Il romanzo è storico e affronta il tema della guerra di fine 800, durante la quale il Giappone vive una profonda e definitiva rivoluzione epocale, sia geografica che demografica, proprio a partire dal modo di vivere anche delle donne.

Da sempre sono innamoratissima delle atmosfere ricreate dalla letteratura giapponese, ma questo libro mi ha lasciato veramante senza parole.
Ogni singola riga è un inno alla delicatezza dei sentimenti, seppur si parli della condizione femminile dell'800 asiatico, anni in cui la donna non aveva certo possibilità di espressione o scelta...ma proprio per questo l'autrice (e, aggiungo io, la traduttrice!) ha saputo regalare al lettore un insieme di note di fascino e purezza ineguagliabili.
In un attimo, aprendo le pagine, mi ritrovavo catapultata in quei giorni tanto amari quanto attesi, nei quali la protagonista ha saputo destreggiarsi tra tradizione, originalità, speranza, forza, determinazione, timore, reverenza e....amore, si ma non aspettatevi un romanzo sdolcinato, vi basti sapere che in tutte le 200 pagine la parola AMORE viene menzionata solo 2 volte, perdipiù alla fine!
L'ho personalmente trovato stupendo!
Se l'avete letto datemi anche un vostro parere e buona lettura per i vostri momenti sacri di piacere, se vorrete condividerli con me ne sarò lieta, così mi potrete dar spunto per altre occasioni
 :-)

sabato 16 febbraio 2013

Una città a prova di bambini. Amburgo!




Personalmente non ci sono mai stata, ma ho letto che Amburgo sembra essere la città perfetta per fare un piccolo viaggio coi bambini.

Innanzitutto, piovendo spesso, la città è contornata e arricchita di verde ovunque: piante, fiori, laghetti, cascate, parchi giochi con poltroncine di legno per rilassarsi e godersi il paesaggio…tutto è a contatto con la natura.

Agli occhi dei piccoli il quartiere della Speicherstadt, coi suoi mattoncini rossi che colorano il porto, sembra una piccola Lego-City. Ottimo rifugio per un momento di sosta è la Teelounge Messmer Momentum nell’area intorno al porto, dove sta per essere completata la filarmonica gigante progettata da Herzog & de Meuron. Inoltre presso l’Europa Passage si trovano tantissimi negozi interessanti dove, tra tutti, spicca Budni, una drogheria con area super specializzata dedicata ai bambini! Infine, non ci si può far mancare una gita al lago Alster, quando gela in inverno: si riesce a camminarci sopra e si avvistano centinaia di famiglie che pattinano o giocano a hockey in un lago ghiacciato in pieno centro città!

Deve essere proprio uno spettacolo per gli occhi.
Voi ci siete mai state?

giovedì 14 febbraio 2013

Banana Cake

Oggi è San Valentino e tanti auguri a tutti i Valentini e le Valentine e a tutti gli innamorati.
Non so ancora il menù di stasera, ma vi anticipo un dolcino che fa tanto cooking-loving.... :-)
Era da tanto tempo che avevo voglia di cimentarmi nel famoso BANANA CAKE.
E visto che a Grilletta le banane piacciono tanto (anche se non sono proprio nella filosofia "eco", visto che per arrivare qui abbiamo dovuto far solcare oceani a navi-cargo!!), ho provato a fare questo dolce per la colazione che ha trovato piacevoli palati pronti a degustarlo sia inzuppato nel latte o nel the, che a secco (pure senza la fatidica panna montata che MonAmour metterebbe anche nel salame se potesse!) :-)

Ecco gli ingredienti:

200 gr di farina
180 gr di zucchero di canna
2 uova
2 banane medie (ma io col senno di poi consiglio di metterne 3, almeno il loro sapore si sente di più)
0,75 dl di latte
100 gr di olio evo
1 cucchiaino di bicarbonato
un pizzico di sale

Ecco come ho fatto:

ho portato il forno a 180°, ho frullato nel mixer le uova con il latte, l'olio, lo zucchero e la farina setacciata col sale ed il bicarbonato. A questo punto ho unito le banane che avevo precedentemente schiacciato con una forchetta fino a ridurle purea e ho mescolato il tutto. L'ho poi versato in uno stampo per plumcake rivestito di carta da forno e messo in forno per un'ora e 15 minuti, nella parte centrale.
A fine cottura assicuratevi di controllare con uno stecchino che il dolce sia asciutto e fatelo raffreddare.
Et voilà...il banana cake è fatto!



Buon appetito e buona serata :-)

mercoledì 13 febbraio 2013

Decorazioni per San Valentino

Non ho mai fatto decorazioni per la festa di San Valentino, fondamentalmente perchè penso che ormai sia diventata una commercializzazione di una giornata che era partita con un ottimo proposito, ma che è poi finita nel calderone del compro-compro.
Comunque per questo nuovo anno ho pensato che sarebbe stato carino dare un tocco diverso al 14 Febbraio per cui..ecco la nostra piccola versione amorevole...un buon benvenuto agli ospiti o anche solo una carezza per i nostri occhi al rientro in casa.

In ingresso ho appeso un cuore di legno al quale ho annodato un fiocco di tulle rosa con nastro di raso.



Mentre in casa ho  fatto un mini albero di San Valentino. In passeggiata con Grilletta abbiamo raccolto un rametto che era a terra e l'abbiamo decorato con tanti cuori di carta rossi e due perle bianche che ne illuminano la cima e la base...a noi è piaciuto tanto, è coccoloso. :-)

martedì 12 febbraio 2013

Grazie Mamma!

 
 
 
 
Volevo aspettare la Festa della Mamma per scrivere questo post, ma siccome non son capace di attendere i tempi giusti (mai!!) e mi son chiesta "perchè non ora?" ecco che mi ritrovo davanti al pc a voler raccontare un GRAZIE immenso che arriva dal cuore, per mia madre.
 
Lo so che leggerai questo post durante qualcuna delle tue nottate insonni o in un pomeriggio di calma apparente, ma non mi importa se lo farai tra un mese, due, quel che conta è che ti arrivi il messaggio perchè anche se a parole spesso ti dico grazie per tutto quello che fai, mi sembra sempre che non sia mai abbastanza, perchè ciò che mi dai è molto di più.
 
Ne abbiamo passate tante assieme, mi sei sempre stata alleata e amica, consigliera discreta pur sapendo che avrei fatto di testa mia, ma attenta e paziente, capace di saper aspettare il momento (ed il modo giusto) per dirmi le cose, per sottolinearmi certe increspature del mio modo di essere.
Ma mai, come ora, come in questi mesi, ti sento vicina, seppur distante fisicamente.
Mai avrei pensato di sentire un vuoto dentro me, con la nascita di Grilletta: il vuoto che solo una donna-neomamma prova e che nessun altro può capire, il vuoto che solo la tua presenza e la tua voce hanno saputo colmare.
Il caso ha voluto che Grilletta nascesse un mese prima e proprio a casa da voi..beh..non avrei potuto sperare in un miracolo più grande! la tua vicinanza ha saputo infondere in me sicurezza, calore, affetto, fiducia, protezione..come solo una mamma sa fare e ancora una volta ho imparato ad amare.
Con questo esserino in braccio mi sentivo quasi spaesata, ma hai saputo accarezzare il mio cuore e donargli coraggio, darmi risposte alle mille domande che ogni 5 minuti mi venivano in mente e ad ogni mio "e come si fa questo? e come si fa quello?" le tue frasi erano sempre semplicemente perfette, semplici, ma d'effetto.
Quando me ne sono andata ho sentito una stretta al cuore, ero felicissima per il nuovo inizio con la mia nuova famiglia, ma avevo comunque dentro un senso di abbandono da figlia.
Nel corso di questi 11 mesi ci sei stata per ogni singolo dubbio, ogni singolo cedimento umorale, ogni singola paura, ogni singolo successo...sempre, tu eri..sei sempre presente.
E più che dirti grazie, cara mamma, mi sento di dirti che spero con tutta me stessa che per la mia Grilletta sarò capace di essere forte come te, o almeno di darle lo stesso appoggio che tu sai dare a me, consapevole che ci sarai per ogni mio momento.
E se non è essere mamma questo....
 
Ti voglio un bene immenso, che aumenta giorno dopo giorno.
Ti abbraccio da qui, con tutto l'amore che ho dentro.
 
 
 
 

domenica 10 febbraio 2013

Una mamma globe-trotter..con figli al seguito!




Avete mai sentito parlare di Lindsay Hawdon?

E’ una scrittrice, mamma di due bimbi (6 e 8 anni), single, che ha deciso di festeggiare il suo 40esimo compleanno concedendosi un anno a spasso per il Sudest asiatico…portando con sé i figli!

Partenza dalla Thailandia, con proseguimento verso Laos, Vietnam e Cambogia, per poi scoprire Australia e la Birmania e tornare infine in Thailandia.

Non sono mancati incidenti di percorso e intoppi vari, ma sia lei che i ragazzi hanno saputo cavarsela egregiamente, sempre uniti e con la consapevolezza di potercela fare.

Lindsay racconta che è stata un’esperienza bellissima e istruttiva, non facile e impegnativa (anche perché sfido chiunque a tenere a bada due bimbi tra elefanti, viaggi in treni di bambù, incontri con delfini, cadute da cavallo e bagni inaspettati nel fiume gelido…), ma certamente arricchente sia per i bimbi e la loro educazione (sono diventati molti più sicuri e autonomi), sia per sé stessa (meno ansiosa e più fiduciosa nei confronti del prossimo), come donna e mamma.

I bambini si sapevano relazionare perfettamente con gli estranei e hanno avuto la possibilità di interagire con animali che solitamente si vedono solo allo zoo o nei documentari e Lindsay ha capito capito che il mondo è un posto molto più sicuro di quello che pensiamo, perché ovunque hanno incontrato persone disponibili a dar loro una mano e a farsi in quattro per aiutarli.

“Peccato sia finita!” racconta nel suo blog per il Sunday Times intitolato “Have kids will travel” (fai bambini e girerai il mondo)…ecco…forse non è proprio così per tutte noi, perché questo tipo di viaggio comporta una disponibilità economica non piccola..ma anche solo l’estro ed il coraggio di questa donna sono da ammirare e tenere in considerazione come ottimo spunto per qualche avventura in solitaria con i nostri piccoli…ne trarremmo giovamento entrambi!

Io sogno di viaggiare con Grilletta e dedicarci qualche piccola fuga “tra donne” quando sarà più grade…papi so che capirà e sicuramente replicherà allo stesso modo, come è giusto che sia. Penso che sia molto importante che ogni bimbo, oltre a vivere esperienze di viaggio con tutta la famiglia, abbia l’opportunità di vivere dei momenti “dedicati” solo con mamma e solo con papà (a volte basta anche solo una gita in qualche città o un week-end al mare, non è necessario prendere un aereo!), per me è stato molto istruttivo e coccoloso farlo, a suo tempo, quando ero ragazza e conservo dentro me bellissimi ricordi, per cui so che porterò avanti la tradizione.

Voi lo fareste, se ne aveste la possibilità?

venerdì 8 febbraio 2013

Corso di acquaticità con Grilletta e MonAmour

E' ufficiale!
Io e Monamour abbiamo iniziato il corso di acquaticità con Grilletta.
Era da mesi che dicevamo di iscriverla in piscina, ci avevano sempre consigliato di farlo entro l'anno di età perchè dopo hanno stimoli diversi e si rischia di far fatica. Per cui alla fine...a 11 mesi ce l'abbiamo fatta!
E che successone è stato!!!!
Ci piace prima di tutto la filosofia che seguono gli istruttori: niente pannolino!
i bimbi devono essere liberi e solo col costumino.....posso immaginare le voci dei nostri pupotti "e vaiiiiii...finalmente tutto open-air!così si che respiro!" :-P
e in effetti devo dire che l'espressione di Grilletta a contatto con l'acqua (calda!! 33° ...altro motivo per cui abbiamo scelto questa struttura!!) è stata veramente di stupore/piacere
la piscina in sè non è grande, anzi, ma la trovo perfetta per questo tipo di attività, inoltre è completamente dedicata ai bimbi e genitori, non ci sono per dire corsi di kick-boxing in contemporanea sull'altra corsia che possano rompere un pò il silenzio e la pace di quel momento intimo dedicato ai cuccioli
ci sono mille giochi per attirare la loro attenzione, ma come prima volta abbiamo preferito farle assaporare la sensazione del contatto con l'acqua e farle capire che in questa nuova esperienza eravamo con lei, entrambi
penso sia stato molto importante per lei e a giudicare dalla sua reazione direi che abbiamo fatto lascelta giusta: era felicissima, faceva gridolini e sorrisi a 360°, vederla così è stato stupendo e mi ha regalato gioia pura
ho pensato che gli istruttori sono davvero fortunati a poter fare questo tipo di lavoro ed Elisa, la nostra trainer, me l'ha confermato
la struttura che abbiamo scelto offre anche l'opportunità di poter ascoltare musica sott'acqua, infatti le casse all'interno della piscina permettono ai bimbi di rilassarsi anche stando distesi a filo d'acqua tra le braccia sicure di mamma, papà o dell'istruttrice..insomma...è stato bellissimo vedere Grilletta così serena, così gioiosa e, non lo nascondo, quel tepore ha fatto bene anche a me, è stato molto piacevole!
Vi lascio immaginare il "dopo"...avevamo un sonno del '32 e abbiamo dormito la bellezza di 2 ore e mezzo....se non è un toccasana questo!

E voi avete fatto fare corsi in piscina ai vostri cuccioli?
com'è andata?

Immagine tratta dal web

mercoledì 6 febbraio 2013

Grazie al mondo dei blog...

 
 


...ho scoperto di avere migliaia di amiche virtuali e potenziali con cui condividere idee,passioni,modi di fare,pensare, vivere...e quanto di + bello ci puo' essere?!
Non so voi, ma a me capita di ritrovarmi la notte, quando ahimè l'insonnia (leggi energia!) fa capolino dopo svariati tentativi di far riprendere sonno a Grilletta, a pensare a milioni di cose da fare e da poter fare, vengono alla mente idee, immagini, suoni, foto impresse, ricette...letteralmente mi sembra di avere un canguro nella pancia!!!
e quindi GRAZIE a tutte voi blogger-amiche-donne-mamme e non per la compagnia che mi fate e per le mille idee che mi trasmettete e i consigli che mi date!
è stato bellissimo scoprire questo mondo ed entraci mi regala sempre bellissime emozioni
:-)

lunedì 4 febbraio 2013

No miele ai neonati!

Nelle numerose notti insonni, io e MonAmour ci siamo spesso chiesti se un pò di camomilla col miele o semplicemente un cucchiaino di miele non potesse alleviare il pianto di Grilletta e, perchè no, condurla nuovamente a sonni beati.
Non l'abbiamo mai fatto perchè io sono personalmente contraria ad abituare la piccolina a sapori dolci, quando non ce n'è davvero bisogno, ma col senno di poi dico anche che è stata una limitazione saggia!
Fortunatamente siamo seguiti da una pediatra molto aperta e decisamente sopra le righe, che oltre ad aver condiviso pienamente con noi la filosofia dell'autosvezzamento, ci ha ben ragguagliati sull'utilizzo del miele aldisotto dell'anno di età!
Studi scientifici hanno infatti comprovato che attraverso il miele vengono introdotte nell'intestino spore di botulino, un battere che produce a sua volta pericolosissime tossine che, una volta dentro l'organismo del piccolo possono portare fastidiosissime irritazioni intestinali.
Negli adulti e nei bambini che superano l'anno di età il problema non si pone semplicemente perchè il sistema digestivo è sviluppato e pertanto in grado di neutralizzare le spore che, a contatto con i succhi gastrici, vengono distrutte sul nascere.
Stop quindi all'amletico dubbio "miele sì, miele no???" e teniamo duro fino al loro primo compleanno...troveremo mille altri modi per dolcificare le loro giornate, per esempio con un mare di coccole e dedicando loro tempo giocando.
E quando saranno più grandi potremo dar loro due cucchiaini di miele al giorno, come dose consigliata dalla FDA (Food and Drug Administration), magari sciolti nel latte e proseguire con pappa reale, propoli e anche polline per fare un super pieno di energia.
Ancor più salutare sarebbe se riusciste ad acquistare il miele direttamente da un apicoltore!



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